
SI È CONCLUSO IL PRIMO CORSO
DI PERFEZIONAMENTO DELL’ALTA SCUOLA VERONELLI
Consegnati sabato 30 novembre, a bergamo, gli attestati di frequenza ai corsisti di “camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano”
Bergamo, 2 dicembre 2019 – Con la fine del mese di ottobre sono terminati i moduli formativi di “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano”, il primo corso di perfezionamento proposto dall’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli dedicato ai professionisti e ai futuri operatori del cibo e del vino. Dopo 180 ore di lezione svoltesi a Venezia, presso Fondazione Giorgio Cini, e in alcuni distretti vitivinicoli d’eccellenza, sabato 30 novembre Palazzo Moroni a Bergamo ha accolto corsisti, rappresentanti dei partner e delle istituzioni per consegna degli attestati di frequenza.
La “Sala della Gerusalemme Liberata” della dimora storica custode di uno straordinario patrimonio artistico - su tutto, il celebre Cavaliere in rosa e il Ritratto di Isotta Brembati, opere di Giovan Battista Moroni - ha reso ancor più prezioso l’appuntamento, contribuendo a coronare nel migliore dei modi un percorso formativo semestrale che ha coinvolto numerosi docenti per un piano didattico composto da sei aree tematiche.
Alla presenza del Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza di Regione Lombardia Giovanni Malanchini, del Consigliere di Regione Lombardia Niccoló Carretta, del Vicesindaco del Comune di Bergamo Sergio Gandi, è stata ripercorsa la storia recente dell’Alta Scuola Veronelli, nata dalla collaborazione tra Seminario Permanente Luigi Veronelli di Bergamo e Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
«La prima edizione del corso “Camminare le vigne: luoghi, persone e cultura del vino italiano” ha pienamente raggiunto l’obiettivo di integrare le competenze degli operatori del settore vitivinicolo, della ristorazione e del turismo grazie al contributo di discipline diverse e punti di vista originali» ha raccontato Andrea Bonini, Direttore del Seminario Veronelli. «L’Alta Scuola Veronelli ha due cuori: Venezia, con Fondazione Giorgio Cini e l’isola di San Giorgio Maggiore che hanno ospitato l’attività didattica residenziale, e Bergamo, città che ospita la sede del Seminario Veronelli e che Luigi Veronelli stesso aveva eletto a luogo di vita e di lavoro. Per questo abbiamo voluto concludere il nostro primo corso di perfezionamento a Palazzo Moroni».
«L’Alta Scuola Veronelli è un progetto di cultura che non riguarda solo il vino ma anche i prodotti agroalimentari in genere e che si inserisce all’interno di una sensibilità al settore agroalimentare e alla gastronomia che in Lombardia trova grande spazio» ha dichiarato Giovanni Malachini, Segretario Ufficio Presidenza del Consiglio Regionale Lombardia. «La Regione lavora da tempo su questi temi, ponendosi obiettivi ambiziosi ma raggiungibili: ad esempio, creare una rete che garantisca a produttori e consumatori la struttura necessaria per operare con efficienza nel settore enoturistico, fornendo servizi utili anche alle piccole aziende. Il lavoro fatto dall’Alta Scuola Veronelli e dal Seminario Veronelli si iscrive, perciò, in un percorso che trova le istituzioni locali estremamente attive».
Anche il Vicesindaco di Bergamo, Sergio Gandi, ha voluto sottolineare l’importanza delle attività promosse dall’Alta Scuola Veronelli: «I servizi formativi offerti vanno ad affiancarsi alle attività dei produttori in maniera eccellente. Avere nella città di Bergamo un’associazione come il Seminario Veronelli ci rende fieri e orgogliosi dei traguardi raggiunti e di quelli futuri, nella convinzione che l’approccio culturale, che il mondo gastronomico richiede, necessiti di conoscenze e competenze sempre maggiori, determinanti anche per lo sviluppo dei territori e per il miglioramento qualitativo delle loro produzioni.»
L’appuntamento organizzato dall’Alta Scuola Veronelli presso Palazzo Moroni è d’auspicio per una collaborazione di più ampio respiro, come ha ricordato Gimmy Schiavi, Consulente per lo sviluppo di Fondazione Museo Palazzo Moroni: «Questo incontro si inserisce all’interno dell’importante progetto di sviluppo intrapreso dalla Fondazione Museo di Palazzo Moroni che prevede anche la creazione di nuove reti territoriali, con un particolare sguardo rivolto alle eccellenze. Tra queste figura il Seminario Permanente Luigi Veronelli, realtà che si sviluppa in tutta Italia ma che è profondamente radicata a Bergamo: è stato naturale, quindi, aprire un dialogo con l'obiettivo di unire conoscenze e abilità diverse.»
«Banca Generali Private ha accolto e sostenuto lo spirito innovativo dell’Alta Scuola Italiana di Gastronomia Luigi Veronelli sin dagli inizi. Qualità ed eccellenza sono due valori che accomunano la nostra realtà a questo progetto culturale», ha dichiarato Cristiano Tinaglia, Responsabile Centri Private Banking di Banca Generali Private. «Quando, due anni fa, abbiamo incrociato le attività del Seminario Veronelli, abbiamo subito colto una vicinanza di approccio e di obiettivi: è nata, così, la collaborazione che ci vede affiancare uno degli operatori più accreditati del settore gastronomico.»
«Quanto realizzato negli ultimi anni dal Seminario Veronelli è straordinario», ha raccontato Dario Guerini, Consigliere del Seminario Veronelli e Rappresentante del Comitato Scientifico dell’Alta Scuola Veronelli. «Per me entrare a far parte di questa squadra ha significato contribuire alla sua opera di diffusione della conoscenza attraverso molteplici attività, dalla redazione e pubblicazione della prima guida ai vini d’Italia agli incontri di degustazione e, naturalmente, all’Alta Scuola Veronelli.»
Come ha sottolineato Andrea Alpi, Responsabile Didattico dell’Alta Scuola Veronelli, «Camminare le vigne segna il coronamento di un’attività formativa che il Seminario Veronelli promuove da più di trent’anni. Se l’Alta Scuola Veronelli si rivolge al mondo della gastronomia in toto, abbiamo deciso, tuttavia, di dedicare al vino il primo corso di perfezionamento riunendo una squadra di 35 docenti altamente qualificati. I corsisti, negli ultimi sei mesi, sono stati coinvolti in modo intenso con lezioni frontali e con moduli esperienziali che hanno fornito loro strumenti preziosi per le rispettive attività di operatori».